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498. Francesco Sforza a Oldrado e al luogotenente di Parma 1452 agosto 17 Quinzanello

Francesco Sforza ordina a Oldrado e al luogotenente di Parma di decidere, considerata la lunghezza che la causa ha già avuta e considerati anche i riconosciuti diritti delle donne (monache), la vertenza.

Magnifico domino Oldrado et locumtenenti Parme.
Dillectissimi nostri, altre volte essendone sporta per parte de molti citadini nostri Parmesani l'inclusa supplicatione aciò potessemo più convenientemente providere circha la loro richiesta, scrisemo al nostro tunc locumtenente che se informasse de expositis et referirci, nunc viduto quanto n'ay scripto tu, locumtenente, sopra de ciò e veduto anchora le raxone de esse done, sententie et altri instrumenti per li quali appare li heredi del conte Christoforo da Varano havere asentito al'impetratione facta per le dicte done de queste cassete et intessa essere stata interposita applicatione e facta comissione dela sententia predicta, considerando questa differentia, omni ex parte, essere pia, siché [ 81v] non merita de essere menata ala longha per littigii nè ancha le dicte done potere resistere a litigii, siamo contenti et volemo che habiati le parte, ho chi fa per loro, et circhati de intendere diligentemente questa controversia et poy vediti per ogni opportuno et expediente modo ponere talle fine in questo facto et silentio, che più non se habia casone de littigare sopra de ciò, ma sia penitus sopita, del che summamente ce gratificariti, como siamo certissimi debiati fare. Data ut supra.