Registro n. 10 precedente | 517 di 1018 | successivo

517. Francesco Sforza a Marco dei conti di Cotignola o al suo luogotenente a Borgonuovo 1452 agosto 20 Quinzano d'Oglio

Francesco Sforza ordina a Marco dei conti di Cotignola o al suo luogotenente a Borgonuovo che faccia osservare quanto disposto dai membri del Consiglio segreto per i nobili e i cittadini di piacenza, ivi abitanti, che vengono costretti a sopportare i medesimi carichi degli indigeni. Vuole che quanto è stato, di conseguenza, da loro esigito, venga restituito.

[ 85r] Marco ex comittibus Cotignole vel eius locumtenenti in Burgonovo.
Havemo sentito che contra quelli nobili et citadini nostri Piasentini, che habitano in Burgonovo et sue pertinentie, sono facty deli remcressimenti et innovatione pur assay in volerli astringere ala contributione deli cargi occurenti con li homini de Burgonovo contra le sententie et declaratione facte per li nostri dal Consilio secreto, dela qualcosa ne siamo grandimente marevegliaty. Pertanto ad ciò più non te occorra ad fare contra la mente nostra, te scrivemo et commandiano (a) expressamente che ali dicti nobili et citadini observi et faci penitus observare le sententie et declaratione facte per li predicti nostri da Consilio (b) supra de ciò et così sucessive le littere hanno scritte et mandate in nostra persona circa questa materia, et ogni novitade facta contra de loro o qualunca de loro dal dì de quelle sententie in qua faci penitus revocare o anullare, faciendogli restituyre ogni pigno o dinari gli sia tolto contra la dispositione dele dicte sententie et littere, non attenta cosa veruna te sia scripta o mandata per Sfortia, nostro fiolo, nì per altri, sia chi voglia perché non inte[n]demo che per alcuno modo sia derrogato a cosa alcuna sia ordinata per lo prefato nostro Consilio, anci inviolabilmente sia observata et exequita. Ex nostris (c) felicibus castris apud Quinzanum, die xx augusti 1452.
Cichus.


(a) Così in A.
(b) Segue secreto depennato.
(c) Segue felib depennato.