Registro n. 10 precedente | 521 di 1018 | successivo

521. Francesco Sforza al podestà di Piacenza 1452 agosto 21 Quinzano d'Oglio

Francesco Sforza scrive al podestà di Piacenza che vuole sapere come sono veramente andate le cose del detenuto Alberto da Groppo che, sorpreso di notte a rubare in casa di un piacentino, è risultato aver preso nulla.

[ 86r] Potestati Placentie.
Sentemo che appresso de ti è detenuto uno Alberto da Groppo, perché fu trovato in tempo de nocte che l'era intrato in casa d'uno (a) de quelli nostri citadini per volere robare, nondimanco non si trove habia robato cosa veruna, segondo si dice. Et perché volemo intendere et sapere como passa questa cosa, te scrivemo et comandiamo subito ne avisi dela mera et pura veritate in questo facto. Ex nostris felicibus castris apud Quinzanum, die xxi augusti 1452.


(a) Segue citadino depennato.