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537. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Fidenza 1452 agosto 24 sine loco

Francesco Sforza vuole che il comune e gli uomini di Fidenza obbediscano a quanto Oldrado Lampugnani, consigliere ducale, ha comandato loro su richiesta del parmense Pietro Toculo, certo che egli (Oldrado), intese le loro ragioni, non farà nulla che contravvenga ai loro capitoli e alla separazione che hanno da Parma.

Communi et hominibus Burgi Sancti Donini.
Havemo veduto et intexo quanto n'haveti mandato per la vostra supplicatione circa il comandamento ve ha facto il spectabile domino Oldrado de Lampugnano, nostro consiliario in Parma, ad instantia de Pietro Toculo, nostro citadino Parmesano. Vi respondemo che nostra intentione non è, nì volemo in alcuno modo sia derogato ali capitoli vostri, né ale seperatione vostre diceti havere dala citade de Parma, anci vi siano observate inviolabiliter como fossero may, ma ben volemo che ali comandamenti et requeste del prefacto domino Oldrado siati obedienti et obsequente, como ali nostri proprii che, se rendemo certissimi, audito ch'el haverà inteso dele vostre rasone, non farà cosa per la quale seguirà preiuditio veruno ali vostri capitoli et seperatione haveti. Quando contra quilli vi volesse essere facto, non dubitemo vi li deffenderia et faria observare, et per questo non state de andare ala obedientia sua che, como havemo predicto, volemo sia obedito. Data ut supra.