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538. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1452 agosto 24 sine loco

Francesco Sforza ordina al luogotenente di Lodi di indurre i fratelli Bassano ed Enrico, comasini, a restituire ad Ambrogio da Glissa i denari da lui ricevuti, per non aver provveduto, come pattuito, alla coltivazione delle terre loro affidate in quel di San Bassano di Lodi.

[ 89r] Locumtenenti civitatis Laude.
Ambrosio da Glissa, citadino nostro de Laude, dice ch'el al presto certa quantitate de (a) dinari a Bassano et Henrico, frateli di Comasini, aciò gli lavorasseno certe terre poste in Sancto Bassanno del districto de Laude, li quali dinari erano obligati restituire ala festa de Sancto Martino prosimo che vene lavarando le terre. Et dice dicto Ambrosio constare, de questo, publico instrumento et, perché non gli ano lavorato quelle terre segondo la obligatione, domamda gli siano restituiti li dinari soy. Per la quale cosa ve scrivimo et comettemo quod, vocatis predictis masariis, se vi constarà de questa obligatione et gli dicti deli Comasini non havere atenduti, como sono obligati et debitamente devevano fare, providiati opportunamente che ad esso Ambroso restituiscano li denari soy, come vole el debito dela resone, et per forma non habiamo a sentire degna querela, procedendo in questo sumarie et senza litigio alcuno. Data ut supra.
Cichus.


(a) Segue de ripetuto.