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547. Francesco Sforza a Sillano Negri 1452 agosto 24 Quinzano d'Oglio

Francesco Sforza si dice sicuro che il consigliere ducale Sillano Negri porterà a termine, secondo giustizia, la causa tra Oldrado Lampugnani e Lorenzo Martignoni e compagni, ben sapendo che entrambe le parti si fidano di lui e della sua scienza e rettitudine.

Domino Silano de Nigris, consiliario.
Havemo veduto (a) et intexo quanto ce haveti scripto et scripto al spectabile miser Oldrado da Lampugniano per controversia vertisse tra luy et miser Lorentio Martigniono et compagni. Vi respondemo che, poyché l'una parte et l'altra hanno consentito et consentano in voy solo et se fidano, confidato in la vostra scientia et rectitudine in cognoscere et terminare questa causa, et che nuy non dubitiamo debiati in essa fare se non quelo vole el debito dela iustitia, debiati procedere ala diffinitione debita d'essa causa non guardan[d]o in facia ad del modo et non havere reguardo ad cosa alchuna, et sia chi voglia, administrando iustitia, como non dubitemo fariti. In questo modo apresso de nuy et a caduna altra persona dabene ne aquistariti honore et fama. Ex nostris felicibus castris apud Quinzanum, die xxiiii augusti 1452.


(a) Segue quanto depennato.