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558. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 agosto 28 Quinzano d'Oglio

Francesco Sforza ordina al podestà di Cremona di far prestare giuramento al cremonese Testa di essere stato privato di dieci ducati e di un fiorino da Giacomo da Canton: in base a tale giuramento, il podestà amministri speditamente giustizia.

Potestati (a) Cremone.
(b) Iacomo da Canton, habitatore dela curte di Fra, dice che ad instantia del Testa, habitatore de Cremona, il quale l'ha accusato che luy cum certi compagni gli tolsero dieci ducati et uno fiorini de Reno, quali havia in una berreta, quando fecero questione con luy, volendo luy tore ad esso Iacomo et li compagni uno cavalo, como tu dì essere informato, gli fi dato molestia per li dicti denari, et che non gli hebbe may et de questo se offera stare al sacramento del dicto Testa. Pertanto, non parendo a nuy questa cosa da essere menata in longo, te scrivemo et volemo habi da ti el dicto Testa et gli dii el sacramento in buona forma s'el dicto Iacomo ha havuto dicti denari o non, et secondo il sacrament farà, administra rason expeditissima. Ex nostris felicibus castris apud Quinzanum, die xxviii augusti 1452.


(a) Segue Placentie depennato.
(b) Precede Iacomo depennato.