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561. Francesco Sforza ad Erasmo Trivulzio e a Pietro Vairano de Parevesino 1452 agosto 28 Quinzano d'Oglio

Francesco Sforza affida ad Erasmo Trivulzio e a Pietro Vairano de Parevesino la composizione amichevole della vertenza tra Giovanni Alemagna e Antonio de Parevesino per l'adizione all'eredità di Anderlono da Milano.

Domino Arasmo de Triulzio, milliti, et Petro Vayrano de Parevesino.
Sono stati da nuy Iohanne de Alamania, nostro familio d'arme, et Antonio da Parevesino per certa differentia hanno insieme de certi beni, sì mobili como immobili, lassati per quondam Anderlono da Millano (a), ali quali beni, dice dicto Antonio, spectare ad Caterina, sua mugliere, chi fu fiola del dicto quondam Anderlono, et dicto Iohanne, per altre rasone, dice spectare a sì. Tandem, dicte più cose tra l'una parte et l'altra, si sono convenuti de comuniter, de facto et de rasone et de amichabile compositione, questa loro differentia in vuy et che tuto quello ordinareti amby duy in questa causa sia omnino exequito. Pertanto de loro consentimento et concordia vi scrivemo et comitiamo che sì de facto como de rasone et de amichevole compositione deviati cognoscere et terminare questa differentia et quelo ordinareti sia mandato penitus ad exequtione, remota ogni exceptione e contradictione cum ogni celleritate a vuy possibile. Ex ut supra 1452 (b).


(a) da Millano in interlinea su et dicto Ioahnne, per altre rasone, dice spectare ad Caterina sua mugliere chi fu fiò Millano depennato.
(b) A margine sinistro: Dupplicata die xxvi septembris apud Lenum.