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587. Francesco Sforza al podestà di Fiorenzuola d'Arda 1452 settembre 1 Quinzano d'Oglio

Francesco Sforza fa presente al podestà di Fiorenzuola d'Arda che Franchino Buzolino e Bartolomeo Campiono si sono nuovamente rivolti a lui protestando di essere stati condannati non solo ingiustamente, ma anche irritualmente. Vuole che accerti ogni cosa, non intendendo tollerare che sia stata fatta cosa alcuna contro giustizia.

Potestati Florenzole.
In questi dì passati ad querela de Franchino Buzolino e Bartholameo Campiono, habitatori de quela nostra terra de Florenzola, quali se lamentano che fossero condemnati indebitamente soto pretexto de alcuni danni dati, et cetera, te scrivessemo havessi bona advertentia in questo e facisse per forma che nyuno merito s'havesse a condolere. Adesso hanno hauto ricorso da nuy li predicti supplicanti e dicono che, pur restano condemnati ut supra e che dicta condemnatione non è fata con debite citatione nè processo, e contra el debito. Per la qual cossa, itterato te scrivemo e comandemo cerchi de intendere bene questo fato, et essendo cossì ut premittitur, non ce pare conveniente, nè volemo li sia fato contra rasone e iustitia, siché fa per forma che de ciò pyù non sentiamo digna querela. Ex felicibus nostris castris apud Quinzanum, die primo septembris 1452.