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613. Francesco Sforza a Luchina Dal Verme sine data [1452 settembre] sine loco

Francesco Sforza scrive a Luchina Dal Verme di essere sorpreso per quello che lei scrive alla sua consorte Bianca Maria. Il duca non vuole altro se non che si osservino con i cittadini sforzeschi di Castel San Giovanni quello che č stato deciso dal Consiglio segreto.

Domine Luchine de Verme.
Havemo intesso et veduto quanto scriviti ala illustrissima nostra consorte per la querella facite de quelli nostri citadini de Piasenza stano in Castelo San Giovano: dil che ne pilgiamo admiratione, et parene vi lamentate a torto: per nuy non ve agravemo ad altro che ad observare ad essi nostri citadini quelo č stato declarato per lo Consiligio (a) nostro secreto, el quale, come s[a]pite, ha conosciuta questa differencia.


(a) Cosė in A.