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623. Francesco Sforza ai consoli, al comune e agli uomini di Farfengo 1452 settembre 8 Quinzano d'Oglio

Francesco Sforza ordina al console, al comune e agli uomini di Farfengo di fare un inventario dei beni mobili del cremonese Bartolino Corrolo, fittavolo di Francesco Cagna, abitante del luogo, a garanzia della loro integrità nella pendenza della causa fra i due.

[ 102v] Consuli communi et hominibus Farfenghi.
Come per altre nostre ve scrissemo ad instantia de Francesco Cagna, habitatore de quela terra, sì de novo ve replicamo e volemo che faciati descrivere ogni beni mobili de Bartholino Corrolo da Cremona, suo fictavele, quali non sono descripti, e provediti per ogni modo che non passano in sinistro, né possano fir translatati in preiudicio d'esso Francisco, mentre serà decisa la differentia vertisse fra loro parte, come ne pare debito e honesto acioch'eso Francesco sia meglio securo del fato suo. Ex felicibus nostris castris apud Quinzanum, die viii septembris 1452.