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648. Francesco Sforza ai collaterali generali del banco degli stipendiati 1452 settembre 15 Quinzanello

Francesco Sforza ordina ai collaterali generali del banco degli stipendiati di chiamare presso di loro magistro Martino, sarto milanese, e accertato che il visconte di Pavia, famiglio del Colleoni, è vero creditore, gli facciano avere quanto ha lasciato in deposito presso magistro Martino.

[ 107r] Collateralibus generalibus.
El vesconte de Pavia, familio del magnifico Bartolomeo Coleone, nostro capitaneo, dice dovere havere da uno magistro Martino, sartore habitatore de quella nostra inclita cità de Mediolano, certa roba, la quale gli repoxe in casa, como da luy intenderiti, et al presente dice gla recusa restituire. Pertanto vi scrivemo et commitemo habiati da voy dicto magistro Martino et intendiati la rasone de ambiduy, et trovando ch'el dicto vesconte sia vero creditore, provideti gli sia restituita la roba sua o debitamente satisfacto, como vole la rasone, et questo faciati summariamente et senza alchuno litigio. Ex castris, die xv septembris 1452, apud Quinzanum.