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659. Francesco Sforza al vicario di Seniga 1452 settembre 19 Quinzano d'Oglio

Francesco Sforza dice al vicario di Seniga che chi abita o abbia beni in detto territorio è tenuto a contribuire per la propria quota. Esentato da ciò è Filiberto de Boccazi, che, però, deve la sua partecipazione, come tutti, per la fortezza e le guardie.

Vicario Senighe.
Havemo querela da quelli nostri homini da Seniga che sono alchuni stanno lì in quella terra, ho gli ano de suoi beni et possessione, quali recusano contribuire ali carichi occurrenti cum loro contra el dovere et iustitia. Per la qual cosa volemo et comandemoti provede che ognuno sta in quella terra, ho habia de suoi beni, paga et contribuiscano ali occurrenti carichi per la loro rata et debita parte, sì per lo passato como presente et avenire, segondo havemo ordinato se facia nel'altri loci de Bressana nostri. Ex felicibus nostris ducalibus castris apud Quinzanum, xviiii septembris 1452. Non intendendo però, per queste, derogare ala rasone de Filiberio de Bochazi, excepto che dela forteza della terra et dele guardie, ale quale intendemo ognuno contribuischa. Data ut supra (a).


(a) Da non intendendo a ut supra aggiunto successivamente.