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670. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1452 settembre 24 sine loco

Francesco Sforza ordina al podestà di Pavia di costringere il pavese Michele da Busto a far avere a Boschino da Angera quanto gli aveva consegnato un suo famiglio, di recente morto, chiamato l'Albamese, oltre a fargli rimettere i denari che, sempre detto famiglio di Boschino, aveva depositati presso Giovanni Pietro e Giovanni Giacomo, fratelli dalla Miragio.

Potestati Papie.
Boschino nostro d'Angera ne dice che novamente gli è morto uno suo famiglio chiamato l'Albanese, el quale gh'a lassata tuta la roba sua, quale havea apresso de uno Michele da Busti, habitatore de quela nostra cità de Pavia, insieme con certi danari sono in le mane de Iohanne Petro e Iohanne Iacomo, fratelli dala Miragio, come appare per scritura opportuna e come dal presente portatore seray informato. Per la qual cossa volemo che ad ogni requisitione de Boschino, ho del presente portatore, constrenze per omnia iuris remedia el dito Michele e fratelli suprascritti a restituire integramente a Boschino predicto ogni roba e dinari se trovassero havere del suo quondam predicto famiglio, e siano assignati al dito presente portitore, e questo intendemo se facia senza alcuno litigio e longheza de tempo. Ex castris ut supra, xxiiii septembris 1452.