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718. Francesco Sforza a Luchina Dal Verme 1452 ottobre 3 Leno

Francesco Sforza sollecita Luchina Dal Verme a volere indicare una persona idonea presso la quale collocare i frutti del possedimento (che è nel suo territorio) per il quale è in corso la causa fra Bartolomeo da Roncarolo e Antonio Malvicino.

Domine Luchine de Verme.
Più dì passati fecimo commissione a messer Sceva da Curte, nostro locumtenente de Piasenza, dela controversia vertisse fra Bartolomeo da Roncarolo, per una parte, et Antonio Malvicino, per l'altra, et de voluntate et consentimento d'esse parte per casone de una possessione, quale è nel territorio vostro. Et perché, per la absentia d'esso domino Sceva, non s'è potuto decidere dicta causa, non parendone, ben che li fructi d'essa possessione sinistrano, anci siano colocati in loco se salvano, ad ciò si possano dare a chi debitamente spectarano, vi scrivemo, et carichemo pur assay faciate sequestrare dicti fructi et reponere appresso de ydonea persona in modo non sinistrano, ad ciò che, decisa et terminata la causa per lo dicto messer Sceva, si possano essi fructi assignare a chi de rasone saranno adiudicati, ad ciò che de niuna dele parte se habiano a fare digne querele. Data in nostris felicibus castris apud Lenum, die tertio octobris 1452.