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742. Francesco Sforza a Giovanni de Sichis 1452 ottobre 8 Leno

Francesco Sforza comunica a Giovanni de Sichis di aver scritto al Consiglio segreto di affidare il sindacato di Giacomo Scrovegni da Padova, podestà di Novara, a un vicario generale, purché non sia lui. Vuole che restituisca all'officiale del podestà quanto gli ha tolto, se ciò è avvenuto per motivo del sindacato.

Domino Iohanni de Sichis.
Per certe buone casone non ne pare vi debiate intromittere per alchuno modo del sindicato del nobile Iacomo Scrivimo, potestà de Novaria, et così havemo scripto al nostro Consilio secreto ne facia commissione ad un altro, quale pare a loro, deli vicarii nostri, excepto a voy. Et così vi scrivemo et comandemo non ve ne impazati e, se in esso haveti facto alchuna cosa, volemo sia penitus revocata. Ceterum, uno deli officiali del dicto Iacomo si lamenta gli doveti havere tolto certa sua roba, volemo gli faciati restituire quanto gli è tolto. Data in nostris felicibus castris apud Lenum, die viiii octobris 1452. La restitutione dela dicta roba de quello offitiale intendemo si facia, quando non gli sia altra iusta casone de haverla tolta che quella del sindicato. Data ut supra.