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782. Francesco Sforza al vicario di Quinzano d'Oglio 1452 ottobre 22 Calvisano

Francesco Sforza vuole che il vicario di Quinzano d'Oglio si informi, entro quindici giorni, della verità del contenuto della richiesta di Francesco Saratico, mugnaio di Verolavecchia, e gliela scriva. Nel frattempo non faccia alcuna novità al supplicante, salvo fargli restituire la cavalla, che gli è stata sequestrata, dando, però, garanzia di «stare decisis».

Vicario Quinzani.
A ciò possiamo più convenientemente provedere circa la domanda inclusa a nuy sporta per Francesco da Saratico, molinaro in Verola Vegia, te scrivemo et comandemo che fra xv dì continui proximi che veneno te debbi informare dela verità de quanto se contiene in essa supplicatione e, secondo trovaray, avisane fra lo dicto termino per tue lettere, fra lo quale non volemo faci alcuna novità al dicto supplicante. Ex felicibus nostris castris apud Calvisanum, die xxii octobris 1452. Facendogli ancora restituire la cavala gli è stata sequestrata per questa casone, dando luy idonea segurtade per lo valore d'essa cavala de stare a rasone. Data ut supra.