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802. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate straordinarie 1452 ottobre 26 Calvisano

Francesco Sforza ordina ai Maestri delle entrate straordinarie di intervenire perché i fratelli Franceschino e Luigi Rebughi da Lodi ottengano, soddisfatto che abbiano il notaio della sportula dovutagli, lo strumento in pubblica forma relativo ai beni di Casalpusterlengo loro infeudati dalla Camera ducale.

[ 133r] Magistris intratarum nostrarum extraordinariarum.
Havimo lamenta da Franceschino e Aluysio da Rebughi da Lode perché dicono, licet habiano voluto satisfare de competente mercede al notaro ha tradato l'instrumento de queli beni da Casale Pusterlengo, quali tengono in feudo dala Camera nostra, tamen non hano poduto havere el dicto instrumento in publica forma. Per la qual cossa ve scrivemo e volemo che, non essendo altra cossa in contrario, e satisfacendo (a) li dicti fratelli dela mercede al notaro, glielo faciati extrahere in pubblica forma, siché facia fede. Ex felicibus nostris castris apud Calvisanum, die xxvi octobris 1452.


(a) satis di satisfacendo in interlinea.