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803. Francesco Sforza al podestà di Castell'Arquato 1452 ottobre 26 Calvisano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Castell'Arquato lo informi del seguito dell'accordo intervenuto tra il comune e le monache.

Potestati Castriarquati.
Havemo sentito che quello nostro commune de Castello Arquà è venuto a certo accordio et compositione cum quelle monache cum le quale sono stati tanto tempo a differentia per casone del monasterio, cioè che le done sum contente lassare el dicto monasterio, et de questo se contenta el dicto commune, et che le possessione et li altri ben d'esso monasterio remangano ale done, et tale acordio è proceduto da ambe le parte. Et perché sempre havemo a piacere che de concordio si levano le differentie, te scrivemo et volemo che ne avisi per tue lettere se tale acordio è sequito et in que forma, per modo habiamo la pura veritate. Data in nostris felicibus castris apud Calvisanum, die xxvi octobris 1452.