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810. Francesco Sforza al commissario di Pralboino 1452 ottobre 28 Calvisano

Francesco Sforza vuole che il commissario di Pralboino convochi Paolo de Beco, famiglio di Antonio Coiri da Pralboino, che gli imputa, per disobbedienza a una sua disposizione, la perdita di una vacca. Accertato che così sono andate le cose, faccia pagare al famiglio Paolo detta perdita.

[ 134v] Commissario Pralboinni.
È stato da nuy Antonio di Coyri da Pralboinii, il quale dice che uno Paulo de Beco, suo familio, gli ha perduto una vaca, perché non l'ha voluto obedire, che gli comandò dovesse cazare fora il bestiame suo dala parte de sotto del castello, ove non era periculo alchuno, ovvero el tenesse appresso del dicto loco, et che esso Paulo, suo familio, li cazò dala parte de supra, dove era el periculo et contra el suo comandamento, et per questo è perduta dicta vaca, et domanda gli sia satisfacto, como da luy intendaray più chiaramente. Pertanto ti scrivemo et committemo habi da te il dicto Paulo et, trovando la cosa essere passata in quella forma ha exposto dicto Antonio, providi gli sia pagata la dicta vaca per quello sia debito et rasonevele, che così ce pare voglia la rasone. Quando la cosa altramente fosse, avisane per tue lettere. Data in castris apud Calvisanum, xxviii octobris 1452.