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815. Francesco Sforza al podestà e al castellano di Vigevano 1452 ottobre 29 Calvisano

Francesco Sforza scrive al podestà e al castellano di Vigevano che, convocato Iob, si comprenda se ha giusto motivo di interporre appello alla sentenza nella causa che ha con Ottaviano Visconti, condottiero e affine ducale: in caso negativo, si dia corso alla sentenza; altrimenti si amministri speditamente giustizia.

[ 135v] Potestati et castellano nostris Viglevani.
N'haviti scrito per vostre lettere come seti sopraseduti in exequire la sententia, data in favore del strenuo Otaviano Vesconte, nostro conductero et affine dilectissimo, contra Iob Qualia, hostero in quela terra, solo perché esso Iob s'è appellato da quela, e l'appellatione pende, et cetera. Per la qual cossa ve respondemo che nostra intentione non è de sublevare, né tollere l'appellatione ad nyuno, né intendemo però ancora che Otaviano sia menato per litigii né longheza de tempo, e pertanto volemo che habiati da vuy el dicto Iob, e fra lo termino de dece dì continui, intendiati da luy se l'à iusta casone de aggravarse dala dita sententia vel ne, e, non havendo iusto agravamento, exequiati la dicta sententia, per forma che Otaviano presto habia suo debito, ubi vero secus sit, volemo che faciati rasone con ogni celerità possibile. Ex felicibus nostris castris apud Calvisanum, die xxviiii octobris 1452.