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820. Francesco Sforza al referendario di Pavia 1452 ottobre 30 Calvisano

Francesco Sforza ripete al referendario di Pavia la sua indignazione per gli eccessi commessi contro il conte Pietro Fusio e ribadiscle la necessità della cattura degli autori di tali atti.

[ 136v] Referendario Papie.
Respondendo ale tue lettere, non poteressimo scrivere, nì dire a quanta displicentia ne sia caduto el commisso excesso contra el conte Petro da Fusio, del quale n'hay scripto. Et perché omnino volemo se ne facia debita correctione, volemo che tu te retrovi et strengi cum el nostro potestà lì, al quale scrivemo opportunamente et copiosamente, como vederay, et faciasi tale opera ch'el se habia in le manne quelli chi sono stati casone de tanto scandalo, per modo non possano fare fuga. Et quelli che si trovarano essere stati actori principali a questa insolentia, volemo siano consignati al magnifico Bolognino, nostro castellano, et como più largamente scrivemo al dicto potestà. Et in questo usati diligentia per modo ne possiati essere commendati, avisandone subito de quanto sarà facto supra de ciò. Data in nostris felicibus castris apud Calvisanum, die xxx octobris 1452.