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889. Francesco Sforza al podestà di Fiorenzuola d'Arda 1452 novembre 12 Calvisano

Francesco Sforza ordina al podestà di Fiorenzuola d'Arda di liberare Azzino da Fiorenzuola d'Arda, dopo aver dato garanzia di restituire al conte Cristoforo Torelli i venti ducati dovutigli e quant'altro di cui gli è debitore.

Potestati Florenzole
Dal conte Christoforo Torello, nostro conductero, siamo avisati dela casone dela detentione de Azino da Florenzola, olim suo compagno, et perché esso conte Christoforo dice non volere da luy se non quello che debitamente deba havere, et è contento se vedano le rasone del'uno et del'altro, et dicto Azino sia licentiato et liberato dala presone, stando buona securtate [ 149r] de stare a rasone, et de pagare fra certo termino, non solum li ducati xx gli domandava de presente, ma tuto quello che de rasone gli fosse et si trova essergli obligato. Per la qual cosa te comandemo che, retenuta dal dicto Azino buona et ydonea securtate de venire dal prefato conte Christofaro ad intendere dele rasone sue, como è dicto et de pagare non solum li xx ducati predicti, ma tuto quello si trovarà suo debitore, lo liberi dala presone. Et questo si facia fra certo termino honesto et competente, in modo ch'el prefato conte Christoforo non habia digna casone de condolerse. Data in nostris felicibus castris apud Calvisanum, die xii novembris 1452.