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891. Francesco Sforza al podestà di Cremona e al giudice dei malefici sine data [1452 novembre] sine loco

Francesco Sforza comunica al podestà di Cremona e al giudice dei malefici che il fuggiasco cremonese Francesco Benaglia, detto del Gallo, gli ha instantemente chiesto che gli sia concesso il perdono e la liberazione dal bando, dopo aver inteso che il pizzighettonese è guarito dalle ferite da lui infertegli per aver ricusato di pagare la malvasia bevuta da lui.

Potestati Cremone et iudici malleficiorum.
Per parte de Francesco de Benalii, dicto del Gallo, nostro citadino de Cremona, ne è exposito che, vendendo questi dì proximi passati malvasia in casa sua, andò uno da Picigitone a bevare et bevete, poy recusando et volendossine andare via senza pagare, veneno a contexa et rixa, per forma che quello da Picigitone fu ferito in la dicta rixa, et esso exponente, non volendo essere carcerato, s'è partito. Poy ha sentito et intexo che quello tale ferito è liberato [ 149v] et guarito, et per questo, cum summa instantia et preghere, n'ha supplicato gli voglimo fare gratia et misericordia, liberandolo dal banno et condemnatione contra luy facte per questa casone.