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896. Francesco Sforza al luogotenente e al podestà di Parma 1452 novembre 13 Calvisano

Francesco Sforza ordina al luogotenente e al podestà di Parma di far rientrare Raffaele de Vallonga, abitante a Parma, nella sua casa, donde fu estromesso dal genero Giovanni Mattei da Firenze. Se il genero non accettasse la coabitazione, venga data a Raffaele metà della casa, come da promessa. Provvedano, poi, di restituire a Giovanni la moglie che, nel frattempo, se n'è andata via.

[ 150v] Locumtenenti et potestati Parme.
Se lamenta Raphael de Vallonga, habitatore de quella nostra citade de Parma, che ad instantia de Iohanne de Mathei da Firenza sia cazato da casa, perché dice che, quando maritò la figliola sua nel dicto Iohanne, non gli promissi may altro che volerlo avere in bono figliolo et de riceverlo in casa sua quando volesse havere luy et la dona sua in padre et madre et de dargli la mitade dela dicta casa, dela quale indebitamente dice è stato privato. Per la qual cosa, essendo così, volemo et sì vi comandemo, debeati lo dicto Raphael reponere in la dicta sua casa et providere che pacificamente gli possa stare et habitare, et quando el dicto Iohanne voglia stare insieme cum dicto Raphael suo socero, segondo gli fu promisso, provideati gli possa stare pacificamente senza iniuria del dicto Raphael, overa gli sia dato la mitade dela stantia promissa, segondo dice. Et perché havemo intexo che dal predicto Iohanne è fugita la dona, volemo faciati opera de sapere dove è fugita et che gli sia restituita, como è debito. Et in questo vogliati servare tal modo non ne sentiamo altra lamenta. Data in nostri felicibus castris apud Calvisanum, die xiii novembris 1452.