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899. Francesco Sforza al capitano della Martesana 1452 novembre 14 Calvisano

Francesco Sforza comanda al capitano della Martesana di sbarazzarsi degli uomini di quella terra che lui, violando la consuetudine, ha assunto in quell'ufficio.

Capitaneo Martexane.
Secondo siamo informati, la natura et consuetudine de quello offitio è de non tenere per compagni homini paysani nì della terra, anci foresteri, et che hay de p[rese]nte scripto o tolto cum te alchuni de quella terra nostra de Vimercato, contra li ordini del dicto offitio. Per la qual cossa volemo, et sì te comandemo, se hay cum ti compagni alchuni, como è dicto, li licentii, et che ne pigli de foresteri, como vole li ordini d'esso offitio, che non è honesto che homini terreri et paysani siano adoperati in le executione se hanno a fare in simili offittii. Data in nostris felicibus castris apud Calvisanum, die xiiii novembris 1452. Avisandote che li homini de quella nostra terra de Vicomercato (a) sono quelli chi n'hanno facto querela de questo. Data ut supra.


(a) Segue siamo depennato.