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906. Francesco Sforza al vescovo di Pavia 1452 novembre 17 Gambara

Francesco Sforza vuole che il vescovo di Pavia cessi definitivamente di dare noie al patriarca, famiglio di Sasto, per l'appezzamento nella contrada detta in Acquaria, che sua moglie ha per il testamento di suo padre Berno Gato.

Domino episcopo Papie.
El patriarcha, famiglio del strenuo Sasto, nostro dilecto, se lamenta che, per vostra casone, gli č turbata una petia de terra, posita in una contrada si domanda in Aquaria, la quale terra specta a Caterina, sua mugliera, cioč per tuto el tempo dela vita sua, como appare per lo (a) testamento quondam de Berno Gato, padre dela dicta Caterina, sua consorte. Per la qual cosa confortemo et carichiemo pur assai la vostra reverentia voglia ben intendere questa cosa et providere che la dicta Caterina non sia turbata in questa terra contra la voluntate del dicto quondam suo padre che, ben sapeti che l'ultime voluntate volemo, como lege essere observate. Denique vogliati talmente providere a questa cosa che non ne sentiamo altra digna querela. Data apud Gambaram, die xvii novembris 1452.


(a) Segue instrumento depennato.