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907. Francesco Sforza al podestà di Piacenza 1452 novembre 17 Gambara

Francesco Sforza ordina al podestà di Piacenza di chiamare tal piacentino Andrea Nibio, che occupa dei terreni che l'uomo d'arme ducale Marco della Croce rivendica come proprietà di sua moglie Giacomina da Pontremoli. Se così stanno le cose, imponga ad Andrea di lasciarli liberi, rendendo giustizia per tutto il tempo dell'abusiva occupazione.

Potestati Placentie.
Marco dela Croce, nostro homo d'arme, n'ha facto lamenta che per uno Andrea Nibio, citadino de Piasenza, gli siano occuppate certe pertighe de terra, le quale spectano a Iacomina da Pontremulo, sua femina, et como più largamente da luy sarai informato. Pertanto te committemo et volemo habi da ti dicto Andrea et summariamente, senza litigio alchuno, intendi dele rasoni dele parte et, constandote dicte terre debitamente spectare ala dicta Iacomina, providi che liberamente et expeditamente gli siano licenziate et lassate, similmente administrandoli rasone per quello tempo che troveray gli siano indebitamente state occupate, per forma non ne sentiamo digna querela da veruna dele parte. Data Gambare, xvii novembris 1452 (a).


(a) A margine sinistro: die vi decembris 1452.