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909. Francesco Sforza a Giovanni Caimi 1452 novembre 18 Gambara

Francesco Sforza, saputo che il podestà di Maleto non ha fatto restituire a Beltramo da Milano e al nipote Ercole la roba loro tolta da Giovanni Giacomo Zipello da Maleto, vuole che Giovanni Caimi convochi costui e, inteso se coś stanno le cose, lo costringa alla restituzione della roba. Inoltre, conosciuti i loro contrasti, li risolva.

Iohanni de Caymis.
Se arecordemo che altre fiade fo scripto al potestà nostro de Maleto dovesse restituire o fare restituire a Boltramo da Mediolano et ad Hercule, suo nepote, certa roba diceva gli era tolta per uno Iohanne Iacomo Zipello da Maleto. Intendando al presente, per la supplicatione deli dicti Beltramo et Hercule, la dicta restitutione non esser facta, te committemo et volemo che tu diligentemente, vocato dicto Iohanne Iacobo, te informi de questo facto, et tuto quello trovaray sia indebitamente tolto ad essi supplicanti, faci gli sia restituito, como vale la rasone. Et ulterius cognosci et intendi dele loro differentie, et quelle decidi et termini, per forma che la iustitia habia loco et niuna dele parte si possa dignamente lamentare. Data Gambare, die xviii novembris 1452.