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95. Francesco Sforza ai Presidenti di Lodi 1452 maggio 3 Milano

Francesco Sforza scrive ai Presideni di Lodi di aver inteso che Andrea Bosio del vescovado di Lodi è stato condannato: vorrebbe che non si arrivi a tanto da costringerlo ad abbandonare il paese.

Presidentibus negotiis Laude.
Dilecte noster, ne ha significato Andrea Bosio, habitatore del vescovovato (a) de Laude, che già più dì fu condemnato in certa summa de dinari da fare applicati a quela comunitate, la quale condemnatione per continentia, purché per una significatione de delicto è proceduta, et considerato che per tale contumatia non si voria già tanto damnificare uno homo, anci si gli volemo avere grande advertentia, vi confortemo et suademo il voliati havere recomandato et talmente che non gli sia dato materia de abandonare el payse anci possi stare a casa al ben fare, il che serà utile ala patria et a luy fareti gratia singulare et nuy ancora haveremo grato. Data Mediolani, die tertio may MCCCCLII.


(a) Così in A.