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96. Francesco Sforza al capitano della Lomellina 1452 maggio 3 Milano

francesco Sforza comunica al capitano della Lomellina il lamento che l'abbate de Equaloriga fa di Parmeto, uomo d'arme ducale, a causa delle tasse. Provveda che Parmeto abbia quanto gli spetta della sua tassa e veda se l'abbate è tenuto a detta tassa: se non vi fosse obbligato, cerchi che lo faccia colui (o coloro) che hanno tale obbligo e dia (o diano) all'abbate quanto egli ha pagato all'uomo d'arme.

[ 17v] Capitaneo Lomelline.
Dilecte noster, vederay per l'inclusa supplicatione la lamenta fa el venerabile domino l'abate de Equaloriga de Permeto, nostro homo d'arme, per casone dele taxe, et cetera. Pertanto te scrivemo et volemo che prima provedi dicto Permeto sia satisfato de quello de havere debitamente per la taxa sua, poy vedi et intendi se esso domino l'abate o altro è obligato a tale satisfatione et trovando ch'el dito domino l'abate non gli sia attenuto, provedi che quello e queli gli serano attenuti satisfatiano ad esso domino l'abate de tuto quello haverà luy pagato al dito homo d'arme per casone d'esse taxe. Data Mediolani, die tertio may MCCCCLsecundo.