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969. Francesco Sforza a Simone da Spoleto 1452 novembre 30 Gambara

Francesco Sforza vuole che Simone da Spoleto, vicario di Manerbio, controlli il documento in forza del quale Rainaldo Ligrili si porta da quei paraggi per riscuotere l'affitto di un possedimento che ha a Cignano. Siccome i locatari sono assenti, si avvarrà dei frutti di tale possessione. Controlli che abbia quanto gli spetta.

[ 165r] Ser Symoni de Spoleto, vicario Manerbii.
Raynaldo Ligrili dice essere creditore de Iacomo da Olneto et de Christoforo di Roberti per lo ficto de una possessione chi è nel territorio de Cignano, de certa quantitate de denari et de cadauno de loro in solidum, segondo appare per publico instrumento, et perché sono absenti, rechiede che deli fructi dela dicta possessione sia satisfacto. Per la qual cosa volemo et committemote che diligentemente te informi dele (a) rasoni del dicto Raynaldo, che vedi lo instrumento dela investitura et ogni altra sua rasone, et constandote del suo vero credito providi che deli fructi d'essa possessione gline sia assignati tanti ch'el habia el debuo suo, segondo te parerà sia debito et rasonevele et per forma non habia digna casone de agravarse. Data Gambare, die ultimo novembris 1452.


(a) Segue le ripetuto.