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983. Francesco Sforza al console e agli uomini di Auriano 1452 dicembre 9 Cremona

Francesco Sforza ordina al console e agli uomini di Auriano di fare in modo che Giacomino da Lodi, abitante a Cadignano, venga soddisfatto di quanto richiede per il cavallo che gli lasciarono portar via dal famiglio di Girardo da Martinengo.

[ 167v] Consuli et hominibus Auriani.
Carissimi nostri, č retornato da nuy Iacobino da Laude, habitatore de Cadignano, lamentandosse non gli haviti facto restituire, nė pagare el cavalo suo, lo quale gli lasasti menare via dal familio de Girardo da Martinengo, et per lo quale altre fiade ve havemo scripto, del che non puoco si siamo maravigliati. Pertanto volemo et comandemovi servati tal modo ch'el dicto Iacomo sia satisfacto debitamente per esso cavalo et per forma che pių non habia iusta casone de condolerse de voy. Data Cremone, die viiii decembris 1452.