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988. Francesco Sforza al podestà di Casalmaggiore 1452 dicembre 10 Cremona

Francesco Sforza, riferendosi alla vertenza tra il vescovo di Cremona e il casalasco Giovanni Cagaferro, vuole che il podestà di Casalmaggiore lasci liberi a Giovanni i frutti, dopo aver dato garanzia di stare al giudicato.

[ 168v] Potestati Casalismaioris.
Te scripsimo altre volte nella differentia vertente tra il reverendo messer lo vescovo nostro de Cremona et Iohanne Cagaferro dela terra nostra de Casalmaiore che, dandote dicto Iohanne ydonea securtate de stando et parendo iuri, tunc facessi al dicto Iohanne liberare et licentiare li fructi, et como in esse nostre lettere più conpiosamente (a) si expone, de novo volemo et committemo, havendo dicto Iohanne satisdato, como è predicto, et non havendo recevuto li dicti fructi, gli faci licentiare et lassare liberamente et per forma non habia a farne altra digna lamenta. Quando havessi cossa veruna iuridica in contrario, volemo per tue lettere esserne avisati. Data Cremone, die x decembris 1452.
Die decimo decembris, concesse sunt littere patentes Iohanni da Cagaferris de Casalimaiori contra debitores in forma.


(a) Segue si contiene espunto.