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1028. Francesco Sforza a Ventura da Parma 1453 marzo 13 Milano

Francesco Sforza vuole che Ventura da Parma a ogni richiesta di suo fratello Corrado, o di un suo inviato, dia precise informazioni circa l'individuo che ammazzò un suo uomo d'arme. Se avesse arrestato l'assassino, lo mandi al podestà di Piacenza perché gli sia fatta giustizia.

Ventura de Parma.
Intendemo che in la iurisdictione tua ce habita et praticha uno, il quale amazò uno homo d'arme dil signore Conrado, nostro fratello. Pertanto volemo che ad ongni (a) rechesta del dicto nostro fratello, o de chi mandarà per questo, habii diligente informatione di questo fato. Et trovando essere cossì, circha d'avere il malfactore nele mane et falo consignare al nostro potestà di Piasenza chi gli farà iusticia. Mediolani, ut supra.


(a) Segue rese depennato.