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1115. Francesco Sforza a Oldrado Lampugnani 1453 marzo 23 Cremona

Francesco Sforza vuole che Oldrado Lampugnani prenda il provvedimento necessario perché l'uomo d'arme ducale Bartolomeo Pallavicino ottenga come si contiene nella sua supplica, quanto gli è dovuto.

Domino Oldrado de Lampugnano.
Bartolomeo Palavicino, nostro homo d'arme dilecto, con querella n'ha sporta l'inclusa supplicatione, dela quale veduta la continentia, intendendo che nel dominio nostro nyuno romanga oppresso, ma ogni omo, sia chi vole, acquiescat iusticie, ve commettemo et volemo intendiati questo fato diligenter et sopra ciò fatili debita provisione per modo che nyuna dele parte iustamente s'habia dolere, come seti sempre usato ad fare, expediendo questo fato con ogni celerità possibili et senza alcuno litigio, perché havimo ad operare neli nostri servitii el dicto Bartolomeo. Cremone, ut supra.