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1116. Francesco Sforza ai consoli dei mercanti di Cremona 1453 marzo 23 Cremona

Francesco Sforza comunica ai consoli dei mercanti di Cremona che Giovanni Filippo del Puo e Leonardo de Clivo hanno rimesse le loro vertenze al cavaliere Marino dalla Rocca e a due mercanti, uno per parte, perché, a cinque giorni dalla pasqua, la vertenza abbia fine, motivo per cui il duca chiede ai consoli di inviare a Marino e ai due mercanti prescelti tutta la documentazione che possiedono. Se la faccenda non venisse risolta nei termini fissati, essa verrebbe loro demandata perché si risolva entro dieci giorni.

[ 233r] Consulibus mercatorum civitatis Cremone.
De voluntà di Giovanne Filippo del Puo e Leonardo de Clivo, e commesse le differentie vertente fra loro alo egregio cavalero misser Marino dala Rocha et a dui altri marcadanti, uno videlicet per parte da fi(r) terminata, hinc ad cinque dì dopo la festa proxima dela Resurectione dil nostro Signore, siché pertanto volemo mandiati ali dicti domino Marino et electy tute le scripture dele parte haveti preso di vuy e, si fortasis esi domino Marino et electi dicto in termino non decidesseno la causa, tunc volemo le cosse retornano in terminis suis, e vuy procedati in causa et la expediati fra lo termino de dece dì, exinde proximi futuri ad tardius, acioché la causa, que diu versa est, receva omnino debito fine. Data Cremone, xxiii martii MCCCCLIII.