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1195. Francesco Sforza a Esterolo 1453 aprile 6 Milano

Francesco Sforza vuole che Esterolo, commissario e affine ducale, la smetta di dare. secondo quanto lamenta l'erede del defunto Gasparino Visconti, indebitamente fastidio a eredi, beni e massari di detto defunto. Se avesse di che legittimamente agire contro di loro, lo faccia solo per via legale.

[ 249v] Domino Hesterolo, vicecomissario affini nostro, et cetera.
Havimo receuta grave querella dal'herede del condam Gasparino Visconte perché dai molestia, de fato e senza rasone alcuna, ad uno loro massaro, quale hano suso dela posessione sua in Samarà e li fai dele altre cosse ilicite, secundo che in la inclusa supplicatione poterai latius conprehendere. Per la qual cossa te scrivemo et carichamo che, essendo cossì, voli desistere da ogni indebita molestia contra li dicti heredi, beni et massari per forma che non habiano più iusta casone de lamentarse, e quando te pretendesi havere rasone alcuna contra li predicti heredi, loro beni et massari, agas via iuris et non aliter, come è la nostra intentione et (a) anche crediamo debi fare. Data Mediolani, vi aprilis MCCCCLIII.


(a) Segue anche depennato.