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1213. Francesco Sforza al podestà, al commissario e al referendario di Novara 1453 aprile 9 Milano

Francesco Sforza vuole che podestà, commissario e referendario di Novara intervengano affinché Menino de Olevano, oste al Signo del Pesso recuperi i crediti che vanta dalle parrocchie di Santa Maria Maggiore e di Sant'Agapito per l'alloggio dato a Giorgio Danono, quando si trattenne a Milano a istanza della comunità milanese e di cui s'era fatto (a vuoto) garante, a nome della predetta parrocchia di Santa maria, Antonio di Ravizoni.

Potestati, comissario ac refferendario nostris Novarie.
Siamo informato che Menino de Olevano, hostero al Signo del Pesso, è creditore di certa quantità de dinari dele parochie di Sancta Maria Mazore et di Sancto Agabito per casone deli alogiamenti di Giorgio Danono, quando stava in quella nostra cità di Novara ad instancia dela comunità de Milano, et che Antonio di Ravizoni se obligò et promisse a nome dela parochia di Sancta Maria predicta, et che, quamvis altre fiate havemo scripto sopra ciò, ancora non ha potuto havere né in parte né in tuto el debito suo. Pertanto ve commettemo et volemo che, remota ogni exceptione, provediati et senza dillatione, d'esso Menino habia la dicta satisfactione sua, com'è debito et rasonevele, et per forma che più non habiamo a replicare lettere supra de ciò, perché intendemo omnino sia interamente pagato. Data Mediolani, ut supra.