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1220. Francesco Sforza a Paolo Amicono 1453 aprile 9 Milano

Francesco Sforza informa Paolo Amicono, capitano della Martesana, che il cameriere ducale Francesco da Varese, non può essere pagato da Antonio da Olivasca, già vicario di Montebrianza, perché,a sua volta, non ha avuto da quei di Montebrianza il suo stipendio. Intervenga, perciò, in modo che le due aspettative si pareggino.

Paulo Amicono, capitaneo Martesane.
Francisco da Varixio, nostro camarero dilecto, ne dice che dè havere alcuni danari da domino Antonio da Olivascha, olim vicario dil nostro Monte de Brianza, dal quale non pò essere satisfacto eso domino Antonio predicto, il quale resta ad havere molti danari dil suo salario dal'homini d'esso Monte de Brianza non è pagato da essi homini, secundo che clarius vedeari per la supplicatione inclusa. Per la qual cossa te comandemo expresse et volemo constrenzi li dicti homini, ho alcuni di loro, per tuti queli modi te parirano expedienti et senza alcuno litigio, ho intervalo de tempo, ad satisfarghe integramente, remosta ogni frivola exceptione, de tuto quello che debite doverà havere, siché presto sia satisfacto et non habia de ciò più a farsse lamenta, ut habilius el possa fara contento Francisco predicto come è honesto e nostra intentione. Data Mediolani, ut supra.