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1339. Francesco Sforza al podestà e referendario di Novara 1453 aprile 18 Milano

Francesco Sforza comunica al podestà e referendario di Novara che è stato da lui Simonino Caccia per la vertenza, di cui già l'aveva incaricato, con Tommaso Caccia e, siccome detto Simonino gli ha fatto rilevare il rapporto di affinità che ha con Tommaso, lo sollecita ad affidare il caso a una persona dabbene di gradimento delle parti che risolva presto il caso con procedura sommaria.

Potestati et comissario Novarie.
È stato qui da nuy Simonino di Catii per la differentia ha con domino Tomasio Catia, dela quale altra volta ve facessemo commissione, et hane fata lamenta secondo vedariti per questa inclusa, cuius considerata la continentia, aciò ch'esso supplicante non habia iuste colore de aggravamento perché allega, inter cetera, contra la finitate contrata vuy et il dicto domino Tomasio, volemo habiate da vui le parte et vediti con ogni bono modo indurle a remetere queste loro differentie ad qualuncha homo da bene, confidente loro, il quale habia a vedere, examinare et intenderla, e in ciò fare quello vole la iusticia summaria senza altro litigio ho longheza di tempo. La qual cossa, ultra che utrique parti conducet, a nuy sarà gratissima, siché vedete servare tal via che questo habia effecto et più non habiamo a replicare superinde nostre lettere. Data Mediolani, ut supra.