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1363. Francesco Sforza a Giacomo Scaccabarozzi 1453 aprile 20 Milano

Francesco Sforza vuole che Giacomo Scaccabarozzi del quondam Tommaso di Milano che, in conformità della volontà di Bernardo Plato e di Giovanni, detto Rosso da Lampugnano, faccia avere al cortigiano ducale Percivale Lampugnani il documento di obbligazione da lui tenuto, perché Percivale deve con esso risolvere la vertenza esistente fra le parti a causa appunto di detto documento.

Iacobo de Scachabarociis quondam Thomasii Mediolani.
Perché cossì pare sia de voluntà de Bernardo Plato e de Giovane, dicto Rosso de Lampugnano, volemo asegni libere alo egregio Percivalo da Lampugnano, nostro cortesano dilectissimo, uno instrumento de obligatione, quale hai preso de ti d'esso Bernardo, perché Percivalo predicto ha ad levare la differentia vertente fra le parte per casone d'esso instrumento. Data Mediolani, ut supra.