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1371. Francesco Sforza a Giovanni da Cavirano 1453 aprile 21 Milano

Francesco Sforza vuole che Giovanni da Cavirano, famigliare ducale, la smetta di importunare Giacomo della Negra di Arena pretendendo da lui trenta fiorini per una promessa che Giacomo dice di non aver mai fatta. Se ritiene di potere legittimamente pretendere qualche cosa, si rivolga a Gracino da Pescarolo, che è stato informato della faccenda.

Iohanni de Cavirano, familiari nostro dilecto.
Iacobo dela Negra de Arena ne ha fato lamenta de ti perché li richiedi xxx floreni per certa promissione de havere fata verso ti, dela quale luy dice merevegliarsse e non sappere alcuna cossa de questo. Del che anche nuy ne pigliamo admiracione et, pertanto, te comandemo e volemo (a), essendo cossì vero, desisti de dare molestia, ho affano, al dicto supplicante. E se pure te pretende havere ragione contra d'esso supplicante, agas contra luy denante a Gracino da Pischarolo, al quale havemo comeso facia superinde iuris debitum. Data ut supra.


(a) Segue che depennato.