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1473. Francesco Sforza a Oldrado Lampugnani 1453 maggio 2 Milano

Francesco Sforza vuole che il consigliere ducale Oldrado Lampugnani, informato che Franceschino de Tizano, abitante di Sessa, è stato di fatto privato dall'uomo d'arme ducale Bartolomeo Pallavicino della possessione e della tenuta di alcune terre site nel territorio di Fontanella, provveda che il ricorrente non abbia più motivo di lamentarsi di tali spoliazioni.

[ 304r] Domino Oldrado de Lampugnano, consiliario nostro dilectissimo.
È venuto Francischino de Tizano, habitatore dela terra de Sissa, lamentandose de Bartolomeo Palavicino, nostro homo d'arme, lo ha spoliato de facto et contra rasone dela posessione et tenuta de certe terre poste nel territorio de Fontanela, secundo che vedariti per l'inclusa supplicatione, dela quale attesa la continentia, ve scrivemo et volemo intendati questo fato e sopra ciò fatici tale provisione ch'esso supplicante indebitamente, né contra rasone resta spoliato d'esi sui beni, né habia più iusta casone de (a) retornare da nuy con querella. Data Mediolani, secunda maii 1453. (b)


(a) Segue lamentarse depennato.
(b) A margine: Pro illustri domino Alexandro Sfortia.