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1533. Francesco Sforza al podestà e commissario di Melzo 1453 maggio 7 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà e commissario di Melzo che, costandogli essere vero il credito attestato dalla imbreviatura e dal protocollo del defunto Angelino da Ristadelo allegati o dai testimoni addotti dal famiglio ducale Andrea da Cingulo, costringa i debitori Ottone Bazocho e Antonello Bolgarono a soddisfare le loro obbligazioni.

Potestati et commissario nostris Meltii.
Andrea da Cingulo, nostro famiglio dilecto, ne dice dovere havere alcuni danari da Otto Bazocho et Antonello Bolgarono, come appare per (a) l'inbreviature e protocholi de quondam Angelino de Ristadelo. Pertanto volemo che, constandone summarie e senza litigio del vero credito d'esso supplicante per l'inbreviature e protocoli predicti ho per testimonii, constrenze li dicti debitori a satisfare integre al dicto supplicante de tuto quello se trovarà essere vero loro creditore, per modo che presto l'habia il suo debito come è honesto e iusto. Data Mediolani, ut supra.


(a) Segue l'inbotature depennato.