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1636. Francesco Sforza a Onofrio Anguissola 1453 maggio 14 Milano

Francesco Sforza si lamenta con il conte Onofrio Anguissola perché, incurante delle lettere e colloqui ducali e delle sue stesse promesse, non desiste dal molestare Fiorenzo Torello, Iacobino de Bonzino e Giovanni Lola. Nuovamente gli ingiunge di lasciare in pace le prenominate persone , oltre a insistere per la restituzione dei porci a Basso da Cornera e della cavalla a Manfredo de Monterezo de Compiano.

Comiti Honofrio de Anguissolis.
La stade passata ve scrissemo et dicessemo ancora a bocha in campo, non desti ho facesti dare alcuna molestia ad Fiorenzo Torello, Iacobino de Bonzino et a Giovane Lola, quali haveati destenuti e lassati con certa promessa e restituire interamente li sui porci al Basso da Cornera e una cavala ad Manfredo de Monterezo de Compiano: la qual cossa intendemo non haviti fato e cercati di novo de molestare li predicti Fiorenzo, Iacopino et Zohane per casone d'essa promesa. Dil che ne pigliamo grandissima admiratione e spiacere, unde che ve comandemo iterato e volemo desistati penitus de dare affano ho molestia veruna ali prenominati né ale loro segurtade per questa casone e restituati ali dicti Baso e Manfredo essi porci e cavale libere, per forma che de ciò non sentiamo altra lamenta, perché l'haverimo molestissima per non havere affare altra provisione in questo. Data Mediolani, ut supra.