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1678. Francesco Sforza al capitano del lago di Como 1453 maggio 17 Milano

Francesco Sforza ammonisce il capitano del lago di Como di tenere sotto buona custodia Antonio Moriggia per la cacciagione da lui fatta, dandogli una severa ed esemplare punizione. Lo avverte che, in caso della fuga del detenuto, toccherà a lui scontare la esemplare punizione, dovuta ad Antonio.

Capitaneo Lacus Cumarum.
Sentemo hai destenuto uno Antonio Morigia per certa venatione et cetera, dela qual cossa deliberando nuy se ne facia per lo debito dela iusticia una expressa, rigida et evidente punitione, siché sempre sia exemplo deli altri, te comandemo expressamente e volemo che, per quanto hai cara la gratia nostra, tenghi lo dicto Antonio sub bona e fida custodia sì per veruno modo non possa fare fuga, che, quando la facesse, se voltariamo contra de te e te fariamo portare la pena che debia portare el dicto Antonio, siché guarda ad havere bona diligentia in questo e procedi sopra ciò e fane, senza alcuno litigio ho dillatione de tempo, quella punitione e demostrantione te parirà e vorà la iusticia. Et in questo non commette veruna negligentia, perché siamo desposti che la punitione de questo malleficio sia como havemo dito, exemplio e regula ad altri de abstenerse da simile inconveniente e excessi. E de quanto haverai fato, subito avisane per tue lettere. Data Mediolani, ut supra.