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1710. Francesco Sforza al podestà di Belgioioso 1453 maggio 18 Milano

Francesco Sforza, informato da Cristoforo detto Ruscono del Lodigiano di aver imprestato una tazza d'argento a tal Gasparino detto Zasio, abitante di Miradello, e di non riuscire più a riaverla, vuole che il podestà di Belgioioso, accertatosi che così stanno le cose, faccia in modo che Gasparino o i suoi eredi restituiscano la detta tazza oppure ne risarciscano il valore.

[ 351v] Potestati Belzoiosii.
Ne dice Christoforo dicto Ruscono de Lodesana che altre volte prestò una taza d'argento a uno Gasparino dicto Zassio, habitatore de Miradello, la qual taza era de onze x vel circa e mai non l'à poduta rehavere, secondo che latius intendariti da lui, per la qual cossa volemo et commandamovi che, intesa la verità del fato, si cossì è como è dito de sopra, constrenzeti per ogni expediente modo e via lo dicto Gasparino et sui heredi a restituire al dicto supplicante la predicta taza prestata ut supra, et seu a satisfargli integre del debito valore d'essa taza, e questo faciati summarie e senza alcuno litigio, attessa la verità del fato, siché presto habia rasone e dignamente veruno se possa dolere. Data Mediolani, xviii maii 1453.