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1759. Francesco Sforza al luogotenente di Piacenza 1453 maggio 21 Milano

Francesco Sforza comanda al luogotenente di Piacenza che, aderendo a quello che rivendicano gli uomini delle Casselle di Piacenza, induca gli Spelti, abitanti in detto luogo, che accampano, a torto, di essere cittadini per sottrarsi ai carichi del posto, a contribuire con i ricorrenti, come anche già imposto in proposito da una sentenza di Sceva.

Locumtenenti nostro Placentie.
Supplicano l'homini dele Casselle de Piasenza de alcuni di Spelti, habitatori d'esa terra, quali recusano de contribuire ali carichi con loro, soto pretexto che siano citadini, che non è vero, anci stano lì e lavorano le terre come li altri e, questo etiam contra (a) l'usitato e contra la dispositione dela sententia data sopra ciò per domino Sceva, secondo che, per la supplicatione introclusa meglio poteray intendere. Per la qual cossa te commetemo et volemo intendi questo fato, e trovando premissa veritate in ti, provede expedienter che li dicti di Spelti pagano li carichi occurenti e contribuiscano con li dicti homini per la dicta loro portione, per forma che de ciò più non sentiamo altra lamenta. Data Mediolani, xxi maii 1453. (b)


(a) Segue iusticia depennato.
(b) A margine: pro magnifico domino Aluisino de Bossis.