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178. Francesco Sforza all'abate di Santo Stefano di Vercelli 1452 aprile 30 Milano

Francesco Sforza raccomanda all'abate di Santo Stefano di Vercelli il novarese Giovanni Pistamilio da cui è fuggito un massaro portandogli via parecchio danaro. Gli chiede di intervenire perché detto Giovanni abbia ad ottenere quanto richiede.

[ 59v] Domino abati Sancti Stefani Vercelensis.
È fugito da Iohanne Pistamilio, nostro citadino de Novaria, uno massario, ill quale, segondo intendiamo, gli ha asportato certa quantitade de denari, como da luy, o chi venirà per luy, pienamente sariti informato. Et ad ciò più facilmente possa consequire il debito suo, a sue preghere se ssiamo mossi ad arrecomandarvelo. Pertanto vi confortiamo et anchi pregamo, intexo haveriti questo caso, vogliati talmente operare in satisfactione del dicto Iohanne ch'el n'habia a fare buona relatione, como siamo certi fareti, et faremo nuy per cadauno dely subditi delo illustrissimo vostro signore, et haveremo grato quanto fareti per lo dito Iohanne, perché l'havemo nel numero deli nostri fideli. Data Mediolani, die ultimo aprilis MCCCCLII.